Filippo Agricola (1795 - 1857)

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Filippo Agricola (Urbino 1795 - Roma 1857) è stato un pittore italiano del XIX secolo. Nato a Urbino il 22 aprile 1795, morto a Roma il3 dicembre 1857. Fu allievo del padre professore dell'Accademia di San Luca a Roma, che avanzò di gran lunga per una sua particolare maniera casta e pura che tiene del leonardesco (dalla « Storia dell'Accademia di San Luca » del Missirini). Però più più che dalla sua pittura, la sua fama gli venne dalla canzone e dal sonetto di Vincenzo Monti, del quale ritrasse la figlia Costanza, sposata al conte Perticari (quadro attualnmente nella Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma). A proposito di questo ritratto, Sebastiano Ciampi scriveva nel 1822 all'abate Daniele Francescani: « Posso assicurarle che è una bella cosa e rammenta i bei tempi della scuola bolognese ed in particolare di Annibale Caracci». Delle sue opere ricordiamo i quattro dipinti: Dante e Beatrice; Petrarca e Laura; Ariosto ed Alessandra; Tasso ed Eleonora, commissionati dalla duchessa di Sagari; Giuditta, che porta sopra un bacile la testa di Oloferne; Sacra famiglia, e l'Assunta, duro nei contorni, quest'ultimo, da sembrare intagliati e di non buone proporzioni; i cartoni per i mosaici della facciata della basilica di San Paolo in Roma; Il Tasso accolto dal principe di Sant'Onofrio; una lunetta nel Museo Vaticano; Ritratto della principessa reale di Danimarca. Eseguì altri dipinti per le chiese di Sant'Onofrio e di San Giovanni in Laterano.

FONTE: A.M. COMANDUCCI

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